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1830
Giacomo Johnson e l'inizio dell'attivitą in Italia
Lasciata la nativa Inghilterra, dopo un’esperienza a Lione di alcuni anni, intorno al 1830 James Johnson impiantò la sua officina a Milano, in Borghetto di Porta Orientale (oggi Corso Venezia), producendo principalmente bottoni e fregi metallici per uso militare e arredamento. Tra le prime medaglie prodotte – e la prima sicuramente documentata – è la cosiddetta “Miracolosa”, una piccola medaglia devozionale che ebbe poi grande diffusione in Europa nella seconda metà dell'Ottocento, originata dall’epidemia di colera nel 1836 a Napoli
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1847
Lo Stabilimento Stefano Johnson
A partire dal 1847 la produzione fu sviluppata dal figlio di Giacomo, Etienne (italianizzato in Stefano), che diede all'azienda la ragione sociale poi destinata a una lunga fortuna: Stabilimento Stefano Johnson. Nonostante le difficoltà create dagli eventi bellici risorgimentali del '48-'51, l'azienda continuò a produrre, oltre a medaglie, borchie per tappezzerie, elementi decorativi per costumi teatrali, bottoni per divise militari e livree. Nel 1860 Stefano Johnson poté acquistare il terreno in Corso di Porta Nuova ove costruire un nuovo, più ampio stabilimento, adeguato ai nuovi volumi di vendita
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1880
Federico Johnson personalita' di spicco Milanese
A partire dal 1880, un nuovo impulso fu dato all'azienda da Federico Johnson, personalità di spicco nel mondo imprenditoriale milanese, fondatore e primo presidente del Touring Club Italiano, promotore di iniziative sportive legate dapprima alla diffusione della bicicletta, e poi dell'automobile. Nel segno di un nuovo indirizzo che puntava a valorizzare l’aspetto artistico della produzione medaglistica, furono moltiplicati i rapporti di collaborazione con i migliori scultori medaglisti dell’epoca, e ampliato il reparto incisoria, alla cui direzione fu posto Angelo Cappuccio. Parallelamente fu avviato un percorso di continuo rinnovamento e adeguamento tecnico dei macchinari, con l’introduzione di soluzioni nuove, all’insegna di uno spirito di sperimentazione che Federico applicò naturalmente anche alla propria attività di industriale. Con queste basi l'azienda riuscì a dare un contributo significativo specialmente al gusto Liberty, fissando nelle sue medaglie di grande qualità artistica e finezza esecutiva la vita, il costume e la storia degli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento
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1918
Stefano Johnson dalla prima alla seconda guerra
Il figlio di Federico, Stefano, che già aveva affiancato il padre prima della Grande Guerra, subentrò pienamente alla direzione dell’azienda nel 1918. La lunga serie di eventi bellici iniziati con la guerra di Libia produssero una significativa concentrazione dell’attività produttiva in questo settore, proseguita nel dopoguerra in concomitanza con le iniziative italiane in Africa. Lo scoppio della seconda guerra mondiale doveva però preludere a un momento tragico nella storia dell’azienda, coinvolta nei bombardamenti alleati su Milano del 1943, che causarono la semi distruzione dello stabilimento di Corso Porta Nuova
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1950
Cesare Johnson nuovo stabilimento di Baranzate
Tornato dalla prigionia in Germania, Cesare Johnson si trovò a dover ricominciare l’attività dell’azienda in una situazione di grandi difficoltà, ma si inserì pienamente nel moto di entusiasmo che caratterizzò la ricostruzione post-bellica in Italia, sapendo cogliere le grandi opportunità che quel moto significò per l’economia del paese. Dopo un periodo di interludio, utilizzando quanto si era potuto rimettere in efficienza di ciò che restava del vecchio stabilimento, ricuperando con infinita pazienza le attrezzature andate disperse o danneggiate, nel 1958 fu costruito alle porte di Milano il nuovo stabilimento di Baranzate, ispirato a criteri moderni e dotato di nuovi macchinari e impianti. Qui Cesare poté proseguire e sviluppare il lavoro ispirandosi alla tradizione più solida dei suoi predecessori, e puntando decisamente verso la medaglistica d’arte come segno distintivo del marchio aziendale.
attuale sede dell'azienda.
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1970
Sviluppo della filiale Romana e rivista Medaglia
A supporto di tale filosofia, furono incentivati i rapporti con gli scultori più importanti, con iniziative espositive che ebbero una particolare visibilità presso la sede della nuova filiale di Roma e presso il Museo archeologico di Milano; fu favorito il ricambio generazionale attraverso iniziative di formazione professionale che dovevano assicurare il costante alto livello del reparto incisoria; fu fondata nel 1971 la rivista ‘Medaglia’, con l’intento di diffondere la conoscenza di questo oggetto di comunicazione. In questa iniziativa Cesare poté valersi del prezioso e decisivo aiuto della moglie Velia Steiner, che per lunghi anni ne ebbe la direzione. Fu infine particolarmente curata la partecipazione dell’azienda alle istanze nazionali e internazionali del settore, come la Triennale italiana della medaglia di Udine e i congressi internazionali della F.I.D.E.M. (Federazione internazionale della medaglia).
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1980
Subentro di Riccardo e Mariangela Johnson
Pur mantenendo la sua presenza in azienda, Cesare lasciò gradualmente la direzione aziendale ai figli Riccardo e Mariangela, che si divisero i compiti tra attività produttiva e sviluppo delle iniziative culturali legate alla medaglia. L’adeguamento delle macchine e degli impianti ha consentito di affrontare le sfide poste dagli scultori contemporanei, nella loro ricerca di interpretazioni sempre nuove dell’oggetto medaglia; le particolari esigenze dell’astrattismo , il superamento dei consueti canoni dimensionali e la tendenza all’alto rilievo che hanno caratterizzato l’evoluzione della medaglia d’arte, hanno trovato nella Johnson una risposta adeguata e sempre soddisfacente per gli artisti che hanno voluto dedicarsi a questo specifico campo. La diffusione di queste nuove forme dell’arte medaglistica ha trovato anch’essa il suo spazio nella rivista ‘Medaglia’, alla cui direzione Mariangela Johnson è subentrata dopo la morte di Velia Steiner Johnson
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2003
Nuova ragione sociale
Nel 2003 inizia per Johnson una fase di cambiamento che porta le maestranze a cambiare la ragione sociale in ricordo dell’anno di fondazione.
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2012
Ab-team entra in Johnson
AB-Team rilancia la storica azienda milanese nel settore dei preziosi con un efficace coordinamento di risorse interprofessionali, volto a salvaguardare il patrimonio aziendale e la conservazione di una elevatissima tradizione di artigiani medaglisti